Category Archives: Piccole e Medie Aziende

Articoli, aggiornamenti e News sul mondo delle PMI e su come, Internet, sia in grado di ottimizzarne crescita e sviluppo.

Annunciata la funzione amministratori multipli per le pagine aziendali di Googleplus

Google ha lanciato le pagine aziendali su Google+ quasi un mese fa cercando di penetrare nel mondo del Social Media Marketing capitanato quasti totalmente da Facebook e Twitter. Le pagine Aziendali su Google+ sono ancora in uno stato embrionale e non soddisfano totalmente le esigenze degli addetti ai lavori e degli specialisti di Social Media Marketing. Il principale problema delle Brand Pages su Googleplus è quello relativo all’amministrazione di una pagina: fino ad oggi infatti una pagina su Google+ può essere amministrata soltanto da un singolo Account “amministratore”, causando complicazioni ai Team che si occupano di Social Media Marketing e di Web Marketing.
Google Plus wallpaper
L’unico modo per rendere una pagina amministrabile da più persone è quello di condividere un unico Account fra tutti i componenti di un Team scalfendo però la sicurezza e causando problemi nel flusso di lavoro e di gestione. Ieri però la fantastica notizia, prima del 2012, afferma Kristoffer Sorensen, le pagine aziendali di Google+ potranno essere amministrate contemporaneamente da più Account così come già oggi avviene su Facebook. Chissà se questa operazione aumenterà l’interesse commerciale nei confronti del tanto travagliato Social Network di Mountain View.

L’Article Marketing come propulsore al Web Marketing

Article marketing. Tastiera computerL’Article Marketing è forse, tra le più interessanti e funzionali tecniche di Web Marketing esistenti e riesce a portare ottimi risultati in quanto ad aumento di visite e ad ottimizzazione per i motori di ricerca, SEO.

Il concetto di Article Marketing si fonda sull’efficacia che l’informazione ha nei confronti di potenziali clienti o consumatori: incrementare il numero di articoli oppure la profondità di “letteratura aziendale” tramite Prodotti Web quali Corporate Blog, Riviste di settore o “Siti Web Partner”, permette una veloce e professionale crescita dell’immagine aziendale, o per dirla all’americana, attiva i processi tramite i quali raggiungere una buona, o addirittura ottima, Brand Reputation.

Sin dalla sua nascita Internet è stato usato come strumento di consultazione per i consumatori: generalmente prima di acquistare un prodotto o un servizio, o prima di affidarsi ad una determinata azienda, il consumatore consulta il Web per informarsi e leggere recensioni di altri utenti, o eventuali problemi del prodotto/servizio che si ha intenzione di acquistare.

Questo processo ha un enorme peso nei processi decisionali e molto spesso può rivelarsi fondamentale; Secondo uno studio sui comportamenti dei consumatori e degli utenti Web in Italia, portato avanti da Nielsen insieme a Connexia e la School of Management del Politecnico di Milano e pubblicato nel 2008, l’85% degli utenti Web italiani utilizza Internet come fonte principale per cercare informazioni su prodotti e servizi (fonte: L’Evoluzione del consumatore multicanale in Italia, Giorgio Ferrari, Nielsen). L’85% dei marinai del Web italiani corrisponde a circa 17 Milioni di Italiani (in continua e rapida crescita) che in percentuale si traduce in poco più del 26% dell’intera popolazione italiana.

I dati appena riportati inoltre, non sono totalmente aggiornati, permettendo quindi di stimare percentuali e quantità superiori che, in una visione ottimistica, riuscirebbero a coprire quasi un terzo dell’intera popolazione nazionale.

Con questi numeri è possibile stabilire l’importanza di una corretta presenza sul web, non soltanto con siti web aziendali o pagine su Facebook ma anche con strumenti alternativi ma quasi sempre vincenti.

Inoltre è importante sottolineare come invece un’esperienza negativa di un cliente possa facilmente indebolire la credibilità aziendale on line: più volte è capitato che articoli scritti da clienti insoddisfatti di un prodotto, comparissero nelle prime pagine dei motori di ricerca, informando altri potenziali clienti degli svantaggi causati dall’acquisto di un prodotto o dall’attivazione di un servizio.

In poche parole per curare la propria immagine sul Web non bastano gli strumenti di Web Marketing o di Social Media Marketing, è fondamentale l’antica ma sempre valida regola: Lasciare soddisfatti tutti i clienti!

Facebook Timeline e l’aspetto delle Brand Pages

Facebook è in continua crescita – nell’ultimo anno ha infatti acquisito più di 100 Milioni di Iscritti – ed i cambiamenti in programma puntano a rendere sempre migliore l’esperienza sociale ma anche, e soprattutto, l’utilizzo del network da parte dei Brand e delle aziende. In particolare, oltre a esortare le aziende a diventare in qualche modo “editori” per soddisfare la sete di contenuti del network, Facebook punta a lanciare la nuova struttura dei profili e delle pagine chiamata Timeline.

Mark Zuckerberg presenta Timeline, il nuovo layout di Facebook

Timeline promette di rivoluzionare l’aspetto grafico dei profili e delle Pagine rendendolo più gradevole e funzionale: grazie a Timeline l’aspetto delle pagine dei brand e delle aziende diventa sicuramente più professionale.

Ancora in cantiere, anche per problemi legali sollevati dalla startup timelines.comFacebook Timeline riorganizza completamente l’interfaccia grafica del social network in blu inserendo molte nuove features.

Per cominciare sui nuovi profili e pagine sarà possibile scegliere una foto importante che comparirà in alto nella pagina come un grande banner contribuendo a rendere l’aspetto globale molto più gradevole e interessante di adesso. Subito sotto al “banner” appare un riassunto – per l’appunto timeline – delle attività recenti e delle amicizie dell’utente, o dei fan nel caso di pagine, con una struttura a due colonne organizzata seguendo una linea temporale: i post o le foto più recenti compariranno prima dei contenuti più “datati”.

Infine, la parte in basso della pagina è stata dedicata ad eventuali applicazioni utilizzate di recente ma anche ai Chenk-in su Facebook Places, l’applicazione di Facebook per la condivisione dei luoghi visitati.

Per un tour completo del nuovissimo Timeline, vi rimandiamo al tour ufficiale.

Il successo di Tumblr è entusiasmante

Tumblr logo

Tumblr, la piattaforma di microblogging lanciata nel 2007, continua a crescere in maniera esponenziale. Negli ultimi 4 anni la crescita in quanto a utenti e visite è cresciuta del 900% riuscendo quindi a trasformarsi da una piccola applicazione web ad un grande “generatore di post”: gli utenti di Tumblr generano infatti 38’000 post al minuto in 8 lingue, tra le quali Inglese, Italiano, Tedesco e Francese. Il numero di utenti registrati ha superato recentemente i 3 Milioni ed un utente su tre rientra nella fascia demografica dai 18 ai 34 anni di età.

La crescita di Tumblr tra Giungo 2010 e Giugno 2011 è stata la più veloce del settore e si attesta al 218% contro il 63% di LinkedIn, il 31% di Twitter, il 14% di Facebook ed il -50% di MySpace (da sottolineare il segno negativo). Da un punto di vista di “genere” gli utenti sono abbastanza equilibrati con un 51% di utenti di sesso maschile ed un 49% di sesso femminile. È inoltre interessante il numero di utenti oltre i 50 anni di età che si attestano intorno al 15%. Da un punto di vista finanziario la crescita è stata ancora più vertiginosa passando dai 3 Milioni di Dollari del 2007 agli attuali 800 Milioni di Dollari. In poche parole Tumblr si sta rivelando un’ottima e sempre in crescita piattaforma molto adatta a soddisfare sia gli utenti che le esigenze di web marketing delle aziende. Alleghiamo l’infografica a cura di Mashable.

Breve storia della Search Engine Optimization (SEO)

La disciplina del Search Engine Optimization è sicuramente la più misteriosa e mistica tecnica di web marketing. Le tecniche SEO sono generalmente basate su “postulati” fondamentali, alcuni dei quali scientificamente dimostrabili, tuttavia non sufficienti per considerare il SEO una scienza esatta.

serp.italo.calvino

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è nata poco dopo la nascita del World Wide Web. Nei primi anni di esistenza, Internet era poco diffuso ma soprattutto non raggiungeva le colossali dimensioni che ha acquisito con un decennio di sviluppo, di conseguenza, lo stesso concetto di motore di ricerca si trovava in uno stato embrionale.
Il primo motore di ricerca ipertestuale di alto livello ad affacciarsi nel nuovo mondo del Web è stato Google, lanciato nel 1998 da Sergey Brin e Larry Page che in quel periodo erano studenti all’Universita di Stanford. I due si stavano occupando dello sviluppo di un algoritmo (PageRank) per riuscire a selezionare, tra tanti documenti simili, quelli più rilevanti discriminandone il posizionamento.

Da quel momento, decine – poi migliaia – di specialisti del web si sono dedicati allo studio dell’algoritmo in maniera passiva: l’algoritmo di Google è infatti mantenuto segreto, quindi, l’unico modo per scoprirne il funzionamento è eseguire dei test o “ipotizzare” alcuni comportamenti.

Ma quali sono i parametri sui quali si fondano le tecniche di Search Engine Optimization? Prima di tutto la qualità dei contenuti. L’obiettivo dei motori di ricerca è quello di fornire risultati affini con la ricerca effettuata da un utente, di conseguenza pagine povere di contenuti o con un debole potere semantico sono sicuramente declassate e non potranno mai rientrare nelle alte posizioni di una SERP (Search Engine Results Page).
Secondo, la quantità e la densità di parole chiave nelle pagine Web in questione (se una parola chiave non è contenuta nella pagina in questione, è impossibile che compaia nei risultati relativi a quella parola chiave).
Ultimo, non per importanza, l’organizzazione dei link “interni” al sito e la quantità/qualità dei link provenienti da altri siti web.

Queste sono le tecniche di base per un’Ottimizzazione per i motori di ricerca, esistono poi altre pratiche molto più evolute per ottimizzare un sito web che pur rientrando all’interno della rosa di attività SEO sarebbero troppo complicate da enunciare in un semplice Post.

Come aumentare gli iscritti ad una pagina facebook

Il valore di una Landing Page nella tua Pagina aziendale su Facebook

Starbucks Facebook Page

È risaputo, possedere una Pagina Facebook aziendale è fondamentale nell’era dei Social Networks, ma da sola non basta. Una pagina facebook da sola è utilissima per tenere aggiornati i propri iscritti (likers) ma anche e soprattutto per veicolare la propria immagine aziendale: ciò che viene postato su Facebook diventa, in qualche modo, uno dei principali parametri, insieme al sito aziendale e al corporate blog, che un utente utilizza per “farsi un’idea” della tua azienda. Ma come incentivare le iscrizioni alla tua Pagina Facebook? come rendere la propria immagine sociale professionale e al passo coi tempi? Semplice, con una Landing Page, anche nota come Welcome Tab. Le welcome tab sono già da tempo utilizzate dalle grosse aziende e organizzazioni, ma le piccole e medie imprese non ne fanno ancora un profondo utilizzo.

Le welcome tab portano molti vantaggi ad una pagina Facebook: migliorano l’immagine aziendale e “stimolano” l’iscrizione degli utenti alla tua pagina, in che modo? Proponendo all’utente appena “atterrato” che l’iscrizione alla pagina è conveniente; ma dov’è la convenienza? La convenienza è in ciò che si propone!

Facciamo alcuni esempi, guardiamo ad esempio la Welcome Tab di Groupon (noto portale internazionale per i gruppi d’acquisto). Come si può vedere dallo screenshot, l’apparenza del marchio Groupon su Facebook è ben curata, così come l’invito ad iscriversi. Partiamo dall’intestazione che riporta “Più di 2.7 Milioni di utenti Facebook si sono connessi con noi” e subito dopo “Clicca sul bottone per ricevere offerte giornaliere che soddisfino i tuoi interessi!”. Questo layout – insieme ad una effettiva integrazione con Facebook grazie ad una Facebook App – rendono la pagina molto più interessante dal punto di vista dell’utente che, con molta probabilità si iscriverà alla pagina in questione.

Ecco quindi dimostrato che, anche le piccole e medie imprese possono in qualche maniera incentivare le iscrizioni alla propria pagina facebook, la dimensione di un’azienda non importa, l’importante è apparire professionali.

Google aggiunge il bottone +1 in Image Search

googlePlusOneGoogle continua incessantemente a mettere in pratica strategie per la diffusione del suo Social Network, Google+. Già mesi fa il gigante della ricerca web aveva inserito il bottone sociale all’interno dei risultati delle ricerche web; poi ha convinto i Webmaster di mezzo mondo ad inserire il widget +1 all’interno dei loro siti web; ieri, infine, ha aggiunto lo stesso bottone per le immagini nei risultati di Google Images.

In poche parole Plusone cerca di diffondersi viralmente conquistando a poco a poco nuovi spazi incontaminati del Web. Di sicuro la posizione dominante di BigG nel mercato della ricerca fa si che il bottone sia sempre presente nel panorama virtuale degli utenti web, aiutando di fatto la diffusione dell’intero network plusone.

Il bottone +1 inserito in Google Images non è ancora funzionante a regime, ma i programmatori Google stanno lavorando affinchè tutte le tessere del social network siano “sincronizzate” e con un’obiettivo comune: strappare utenti a Facebook.
Riuscirà il re dei motori di ricerca a raggiungere l’ambizioso obiettivo?

Google+ attiva le Pagine per i Brand e le Aziende

Sono passate poco più di 24 ore da quanto Google ha dichiarato al mondo intero tramite questo post il lancio delle Pagine per i Brand e le Aziende sul loro Social Network, Google+.

Finalmente anche i Brand e le Aziende possono iniziare ad utilizzare produttivamente gli strumenti messi a disposizione dal social di casa Google.

Esteticamente, le pagine Google sono praticamente identiche a quelle dei profili personali, ad eccezione di un piccolo quadratino che le contraddistingue.

Gli utenti Google+ possono aggiungere le pagine alle loro cerchie così come fanno con i contatti tradizionali, ad ogni nuova iscrizione il contatore dei follower di una pagina cresce… fin qui il funzionamento è molto simile a quello delle pagine facebook.

Quello che ci aspettiamo, e che è già stato anticipato da Google stessa, è una migliore integrazione delle pagine Aziendali nei risultati dei motori di ricerca che potrebbe incrementare notevolmente la visibilità di alcuni brand incidendo (forse) anche sul pagerank.

Direct Connect

Altra interessante funzione delle pagine Google+ è la funzione Direct Connect che potrebbe rivoluzionare i comportamenti di ricerca degli utenti: con Direct Connect è possibile digitare un + seguito da una parola chiave per essere direttamente indirizzati alla Pagina dell’azienda o organizzazione su Google+. Con Direct Connect, Google punta ad una migliore integrazione tra Social Network e Search sui Motori, integrazione che era già stata abbozzata con il pulsante +1.

Per farvi un esempio questo è il comportamento di questo tipo di query: provate a cercare su google la parola +Youtube, verrete direttamente indirizzati alla pagina di Youtube su Google+.