Category Archives: News e Aggiornamenti

News ed aggiornamenti sul mondo del web e del Marketing Digitale.

Adobe abbandona lo sviluppo di Flash per gli smartphone

Adobe Flash logo

C’era da aspettarselo! Adobe ha appena rilasciato un comunicato stampa tramite il quale dichiara l’abbandono totale dello sviluppo di Adobe Flash per i browser mobili degli smartphone. Adobe sostiene che i loro sforzi, nel mercato mobile, saranno concentrati sulla piattaforma AIR per la maggior parte degli App Store e contemporaneamente dedicherà molte energie alla nuova tecnologia per il web, HTML5. La lettera aperta di Steve Jobs, nella quale si spiegavano i motivi per i quali Apple non supporta Flash sui dispositivi mobili iPod, iPad e iPhone, ha avuto i suoi frutti – con un anno di ritardo. La vittoria è di Apple mentre Adobe dovrà riorganizzare i suoi prodotti per un più ampio supporto all’HTML5. La comunicazione non è ancora ufficiale ma siamo in attesa di un comunicato stampa da parte di Adobe, vi terremo informati.

Google+ attiva le Pagine per i Brand e le Aziende

Sono passate poco più di 24 ore da quanto Google ha dichiarato al mondo intero tramite questo post il lancio delle Pagine per i Brand e le Aziende sul loro Social Network, Google+.

Finalmente anche i Brand e le Aziende possono iniziare ad utilizzare produttivamente gli strumenti messi a disposizione dal social di casa Google.

Esteticamente, le pagine Google sono praticamente identiche a quelle dei profili personali, ad eccezione di un piccolo quadratino che le contraddistingue.

Gli utenti Google+ possono aggiungere le pagine alle loro cerchie così come fanno con i contatti tradizionali, ad ogni nuova iscrizione il contatore dei follower di una pagina cresce… fin qui il funzionamento è molto simile a quello delle pagine facebook.

Quello che ci aspettiamo, e che è già stato anticipato da Google stessa, è una migliore integrazione delle pagine Aziendali nei risultati dei motori di ricerca che potrebbe incrementare notevolmente la visibilità di alcuni brand incidendo (forse) anche sul pagerank.

Direct Connect

Altra interessante funzione delle pagine Google+ è la funzione Direct Connect che potrebbe rivoluzionare i comportamenti di ricerca degli utenti: con Direct Connect è possibile digitare un + seguito da una parola chiave per essere direttamente indirizzati alla Pagina dell’azienda o organizzazione su Google+. Con Direct Connect, Google punta ad una migliore integrazione tra Social Network e Search sui Motori, integrazione che era già stata abbozzata con il pulsante +1.

Per farvi un esempio questo è il comportamento di questo tipo di query: provate a cercare su google la parola +Youtube, verrete direttamente indirizzati alla pagina di Youtube su Google+.

EdgeRank, l’algoritmo di Facebook che condiziona il Facebook Marketing

Come Facebook condiziona, con i suoi algoritmi, le tue capacità di relazionarti col mondo ma soprattuto coi tuoi clienti. Guida all’EdgeRank, cos’è e come funziona.

EdgeRank è il nome dell’Algoritmo di Facebook che attribuisce ad ogni post un punteggio in relazione all’importanza del contenuto e al livello di popolarità del profilo o pagina che genera il Post.

Logo Facebook Inc.L’EdgeRank ha un peso significativo nella costruzione dello stream di un utente: gli utenti Facebook hanno spesso centinaia di amici e seguono diverse decine di pagine facebook, l’EdgeRank seleziona automaticamente i contenuti interessanti ed affini con l’utente (tramite algoritmi euristici) riuscendo a rendere l’esperienza facebook più interessante di una semplice VALANGA di post – molto spesso infatti individui e pagine postano SPAM su Facebook, grazie a EdgeRank Facebook riesce a limitarne la diffusione.

Dentro Facebook tutto viene considerato un “oggetto” (anche le persone… :-P ) ma nel momento in cui un qualsiasi altro utente interagisce con l’oggetto, questo diventa un “Edge”, soggetto all’algoritmo e condizionato da qualsiasi azione come un Mi Piace, un Condividi, o un Commento.

Da questo momento, qualsiasi “segnale” generato da un utente contribuisce al Ranking del Post o dello Status. È per questo che i post virali una volta partiti non si fermano più – tranne in rai casi.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE – Leggi l’articolo Come migliorare la diffusione di un post pubblicato sul numero 3 di Settembre 2015 di Fareweb news. L’articolo contiene informazioni aggiornate e suggerimenti su come migliorare lo scoring ed il posizionamento dei tuoi post su Facebook.

I parametri che stabiliscono l’EdgeRank di un POST su Facebook sono principalmente tre – anche se sicuramente l’algoritmo è in continuo aggiornamento:

Primo, il punteggio di affinità:
Il punteggio di affinità stabilisce per l’appunto il livello di affinità tra chi genera il post e chi potenzialmente dovrebbe vederlo comparire nella propria bacheca. In poche parole l’affinità stabilisce quanto è importante la relazione di amicizia tra due profili o pagine.

Secondo, ogni azione ha un suo peso:
L’algoritmo EdgeRank colleziona tutte le interazioni tra utenti e Post attribuendo sicuramente valori differenti ad azioni differenti: un commento sarà probabilmente più rilevante di un semplice Mi Piace.

Terzo, Il Damping, o come direbbe un fisico l’attrito, il fattore di smorzamento:
Dentro facebook sfortunatamente non esiste attrito, e neanche forza di gravità… a pensarci bene non esiste neanche lo spazio, di conseguenza l’unico fattore in grado di “smorzare” un post è il tempo: tanto più vecchio è un post tanto più inutile sarà per EdgeRank.

Il risultato finale è una formula matematica (Algoritmo) che mette in relazione fra loro tutti i parametri condensando le informazioni raccolte su un Post in un unico punteggio. Questo punteggio stabilirà quali e quanti utenti potranno usufruire del tuo Post rendendo il Marketing Facebook molto più difficile.

Report sul Digital Marketing, tutti pazzi per il web Marketing

Report eCommerce ComScoreÈ di qualche giorno fa il rilascio del Report sul Digital Marketing da parte di Webmarketing123, agenzia Web statunitense. L’indagine è stata condotta su un campione di circa 500 professionisti del settore, analizzando a fondo i comportamenti ed i punti di vista delle aziende sulle discipline di Digital Marketing come SEO, Pay Per Click e Social Media Marketing. Il campione di studio era formato per il 65% da professionisti del settore B2C (Business to Consumer) e dal 35% da professionisti B2B (Business to Business); la quasi totalità degli intervistati era statunitense.

Dal report emerge che le tecnice di Web Marketing più utilizzate sono quelle relative al SEO (Ottimizzazione per i motori di ricerca) verso le quali le aziende investono buona parte del loro budget. In particolare il 57% degli intervistati nel settore B2B punta sul SEO, percentuale che scende al 41% nel settore del B2C. Da un punto di vista di Social Media Marketing i trend si invertono: il 25% delle aziende B2C punta sui social network, mentre soltanto il 18% delle attività B2B punta sulle sempre più citate tecniche di social media marketing.

Anche il Pay per click ha il suo fascino e in media il 30% delle aziende investe in pubblicità sul web.

Parlando dei Social Network, Facebook ottiene il primato indiscusso: il 34.6% delle realtà B2B e addirittura il 75.3% di quelle B2C dichiarano di essere attive sulla piattaforma in blu. LinkedIn e Twitter ottengono invece dei risultati interessanti nel mercato del B2B, raggiungendo un audience del 25% ciascuno; Twitter e LinkedIn sono invece ancora poco sfruttati nel settore del B2C (

Adesso un dato davvero molto interessante: il 68% del campione analizzato dichiara di aver portato a termine affari utilizzando almeno una delle piattaforme di social networking presenti sul web: in particolare il 73% degli intervistati del settore B2C afferma di aver fatto affari grazie a Facebook, mentre il 44% del settore B2B dichiara di aver concluso affari su LinkedIn.

Il Digital Marketing è sempre in crescita e porterà le aziende ad investire sempre di più nelle tecniche SEO e di Social Media Marketing: il 50% circa delle aziende intervistate ha intenzione di incrementare, per il 2012, gli investimenti in Digital Marketing, mentre soltanto l’8% investirà di meno. In poche parole, ne vedremo delle belle!

Note Finali: qui potete trovare il report completo pubblicato da Webmarketing123.

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Web Marketing e Facebook Marketing per piccole aziende

Sono già passati quasi tre anni da quando Facebook è diventato un fenomeno di “massa” divenendo uno dei principali mezzi di comunicazione sul web. Negli scorsi tre anni infatti Facebook(.com) è cresciuto tanto da raggiungere più di 600 Milioni di utenti nel Web (poco meno di 20 Milioni in Italia), una cifra impressionante.

Il sempre crescente interesse commerciale nei confronti di Facebook deve la sua esistenza ai Numeri appena citati, numeri che rappresentano intere fette di mercato nelle comunità occidentali e non.

Ad oggi però le aziende che hanno saputo sfruttare al meglio il fenomeno Facebook per promuoversi rientrano esclusivamente nelle realtà spiccatamente orientate al Marketing tradizionale: le piccole aziende sono (quasi) di fatto escluse dalla serie di vantaggi che produce il Marketing su Facebook.

Eppure un buon utilizzo delle tecniche di Web Marketing e di Marketing su Facebook permetterebbe alle piccole imprese di ampliare la loro presenza sul web e di incrementare il numero clienti, ma come iniziare? di seguito alcuni trucchi per fare del Facebook Marketing uno strumento semplice da utilizzare.

Prima Regola: Una Pagina è meglio di un Profilo:

Su Facebook esistono due “canali” di comunicazione distinti e pensati per esigenze differenti:

  • I Profili, che sono pensati per le persone ed offrono funzionalità sociali utili per coloro i quali vogliono restare in contatto coi propri amici, famigliari o colleghi: è possibile scambiare messaggi e chattare coi propri contatti condividendo qualsiasi tipo di contenuto (immagini, testo, video) senza un fine particolare, se non quello ludico-interpersonale.
  • Le Pagine Facebook sono invece pensate per Aziende/Associazioni/Enti o Artisti che ricoprono un ruolo differente dall’amico e che hanno necessità di comunicare in un modo diverso, orientato alla loro Immagine aziendale, artistica o socio-politica : un amico non è necessariamente un cliente o un Fan.

Il Primo vantaggio delle Pagine Facebook è la migliore interazione. Per interagire con una pagina Facebook non è necessario essere loggati e neanche aver cliccato “Mi Piace”; in altre parole i Post, le Foto o i Video pubblicati su una pagina Facebook sono consultabili anche dagli utenti non registrati a Facebook o non attualmente iscritti alla pagina; un utente può raggiungere una pagina su Facebook anche tramite i motori di ricerca spostando in un secondo momento l’iscrizione alla pagina.

I Profili non permettono questo tipo di interazione semplicemente perchè le linee guida sulla privacy bloccano i contenuti ai non iscritti e ai non-amici.

La prima azione da compiere se rappresenti una piccola Azienda o una realtà con esigenze di Marketing (Attività commerciali, Associazioni, Enti, Artisti…) è aprire una Pagina Facebook.

I risultati non saranno immediati ma con alcuni sforzi sarà possibile usufruire di un nuovo e più efficace strumento di comunicazione online. Per chi poi volesse davvero trarre il massimo da Facebook come strumento di Marketing è possibile realizzare Pagine Facebook personalizzate o Applicazioni per Facebook con l’obiettivo di incrementare velocemente gli iscritti e di conseguenza i potenziali clienti.

Seconda Regola: Evitare lo Spam:

Come sempre un utilizzo scorretto di uno strumento di comunicazione/informazione rende lo stesso strumento meno efficace e molto meno affidabile. Questo è già avvenuto su Facebook per colpa del suo continuo utilizzo “abusivo” da parte di alcune Aziende o Iniziative Politico/Culturali.
Lo Spam è la procedura tramite la quale un “attore” posta contenuti poco rilevanti sperando che la Quantità di fruitori sia preferibile alla Qualità, questo è il peggior errore che si possa commettere e porta la propria immagine a diventare addirittura sgradevole agli occhi di molti lettori o followers.
Taggare qualcuno in una foto commerciale o propagandistica può facilmente trasformarsi in un boomerang negativo che non solo non porta benefici ma può spesso produrre effetti spiacevoli fino a portare all’annullamento dell’iscrizione ad una Pagina Facebook.

Come evitare questo tipo di interazione ottenendo dei risultati più interessanti? la soluzione più economica è postare contenuti interessanti ed in linea con la propria politica aziendale: informare i propri iscritti sulle novità relative al proprio settore porta tre differenti vantaggi:

  1. Gli iscritti usufruiscono di contenuti interessanti e la loro “prospettiva” cambia: considerare utili i post di qualcuno significa avere fiducia nei confronti di chi informa e la fiducia si sa, porta ottimi risultati.
  2. Le propabilità di perdere lettori si riducono al minimo semplicemente perchè un contenuto rilevante, anche se non suscita immediato interesse, non può in alcun modo infastidire un lettore. Anche se un Post non è immediatamente interessante il lettore si aspetta che i Post futuri lo possano essere accettando quindi di restare in contatto con la pagina in questione.
  3. Un’azienda che aggiorna i propri iscritti con Novità del proprio settore può facilmente essere considerata un “Leader” o comunque un buon punto di riferimento per quel settore.

Seguendo queste semplici linee guida è possibile incrementare gli iscritti alla propria pagina Facebook ed evitare che qualcuno consideri Spam i propri Post.

Terza Regola: Il Web non è soltanto Facebook:

Da quando Facebook è entrato nelle case degli abitanti del mondo le piccole Aziende hanno preferito l’utilizzo di questo strumento gratuito come la migliore soluzione alle proprie esigenze di Marketing: Facebook è utilissimo come strumento accessorio alle pubbliche relazioni ma da solo è uno strumento parzialmente fallimentare.

Ritorniamo momentaneamente ai numeri citati all’inizio di questo articolo; in Italia ci sono poco meno di 20 Milioni di iscritti a Facebook che rappresentano il 70% degli utenti Web del “belpaese”. Dei 20 Milioni il 20% sono da considerarsi Account “morti” o Account di SPAM: gli utenti utili che frequentano attivamente il Social Newtork Facebook sono al massimo 14-15 Milioni che rappresentano il 50% circa di tutti gli utenti Internet.

Esistono quindi altri 15 Milioni di utenti che non usano Facebook o che lo usano in maniera molto limitata, come raggiungere questa gigantesca fetta di mercato? l’unica soluzione è la realizzazione di un sito web o di un Blog Aziendale che sfruttando i motori di ricerca amplierebbe di molto il bacino di utenti della tua azienda.

Grazie alla sinergia tra Sito Web, Blog Aziendale e presenza su Facebook è possibile usufruire di grossi vantaggi a livello di Marketing aumentando il numero di potenziali clienti in contatto con la tua Azienda.

Il luogo in cui è nato il Web (Where The Web Was Born)

Un tributo a Tim Berners-Lee, che agli inizi degli anni novanta ha dato vita al World Wide Web; in basso una fotografia della Targa commemorativa che si trova nel corridoio di uno degli edifici del CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare), il corridoio dove ha preso vita il protocollo HTTP.

 

Where the web was born. La targa commemorativa presente al CERN di Ginevra vicino agli uffici di Tim Berners Lee.

 

Di seguito la traduzione del testo contenuto nella targa:

Le tecnologie che hanno permesso la nascita del Word Wide Web furono sviluppate negli uffici di questo corridoio.

Gli sforzi iniziarono nel 1990 dopo una proposta di Tim Berners-Lee fatta nel 1989; i lavori furono inizialmente seguiti dall’ufficio del reparto di Informatica e Reti nell’edificio 31 e dall’ufficio di Elettronica ed informatica per la Fisica (ECP) nell’edificio 2.

Nel 1991 il Team si trasferì negli uffici appartenenti al reparto ECP. Il gruppo di lavoro era composto da due membri dello staff del CERN, Tim Berners-Lee (Gran Bretagna) e Robert Cailliau (Belgio), con l’appoggio di alcuni colleghi, studenti e gruppi di stagisti estivi.

Alla fine del 1994, Tim Berners-Lee lasciò il CERN per dirigere il Consorzio del WWW (W3C), un’organizzazione mondiale con l’obiettivo di portare il Web ad uno sviluppo completo. Il W3C fu fondato con l’aiuto del CERN, della Commissione Europea, del Massachussets Institute of Technology (MIT), dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Informatica e l’automatizzazione (INRIA) e dell’ARPA (Advanced Research Projetcs Agency).

Nel 1995 Tim Berners-Lee e Robert Cailliau si aggiudicarono il premio ACM Software System per aver creato il World Wide Web. Nel 2004 Tim Berners-Lee fu premiato dalla prima edizione del Millenium Technology Prize organizzato dalla Fondazione Finnish Technology Award.

La Biblioteca del CERN
Giugno 2004

Pensieri e riflessioni su Flash di Steve Jobs

Steve JobsAbbiamo deciso di tradurre in italiano la famosa lettera di Steve Jobs (Pensieri e riflessioni su Flash) nella quale si discutono le motivazioni che hanno portato Apple alla decisione di non supportare Adobe Flash nei loro dispositivi mobili. Questo è il nostro tributo per il più tecnologico visionario, che, a quasi un mese dalla sua scomparsa, è stato portavoce dell’innovazione tecnologica e del design.

Qui potete trovare il testo originale dal sito della Apple, mentre di seguito la traduzione in italiano integrale del testo.

Riflessioni su Flash

Apple è sempre stata al fianco di Adobe. Infatti abbiamo conosciuto i fondatori di Adobe quando ancora si trovavano nel loro proverbiale garage. Noi di Apple siamo stati il loro primo cliente di una certa importantanza, avendo infatti implementato il formato Postscript nella nostra nuova stampante Laser. Apple investì molto su Adobe fino ad arrivare a controllarne circa il 20% per parecchi anni. Le due aziende hanno lavorato strettamente insieme e con lo stesso obiettivo: essere pionieri del desktop publishing. Ci sono stati molti momenti piacevoli. A partite da quell’età dell’oro, le due aziende sono cresciute separatamente. Apple ha quasi sfiorato la fine mentre Adobe si proponeva al mercato corporate con i suoi prodotti Acrobat. Oggi le due aziende lavorano ancora insieme per servire i loro clienti creativi – gli utenti Mac, infatti, acquistano circa la metà dei prodotti della Adobe Creative Suite – tuttavia ci sono ben pochi interessi in comune.

Vorrei appuntare alcune considerazioni sui prodotti Adobe Flash cosicché i clienti e l’opinione pubblica possano comprendere meglio il perchè non supportiamo Flash su iPhone, iPod e iPad. Adobe sostiene che la nostra decisione sia condizionata principalmente dagli affari – dicono che vogliamo proteggere il nostro App Store – ma in verità la decisione è connessa a problematiche tecnologiche. Adobe pensa che noi siamo un “sistema chiuso” mentre flash un sistema “aperto”, tuttavia è vero il contrario. Cercherò di spiegarmi meglio.

Per prima cosa c’è da considerare il concetto di “open”.

I Prodotti Adobe Flash sono 100% proprietari. Sono distribuiti solo da Adobe e soltanto Adobe può prendere decisioni sui loro futuri migliorameti, costi ecc. Anche se i prodotti Abode Flash sono ampiamente disponibili, ciò non significa che siano prodotti “open”, dato che sono controllati e distribuiti esclusivamente da Adobe. Flash si può considerare un “sistema chiuso”.

Anche Apple possiede molti prodotti proprietari. Sebbene il sistema operativo di iPhone, iPod e iPad sia proprietario, crediamo profondamente che tutti gli standard relativi al web debbano essere “open”. Al posto di Flash, Apple ha adottato HTML5, CSS e Javascript – tutti standard “open”. Tutti i dispositivi mobili di Apple implementano questi standard liberi, performanti e a basso consumo di energia. HTML5, il nuovo standard web adottato da Apple, Google e tanti altri, permette agli sviluppatori web di realizzare animazioni, grafica ed impaginazione di alta qualità senza affidarsi a plug-ins di terze parti (come Flash). HTML5 è completamente open ed è controllato da un consorzio sugli standard al quale partecipa anche Apple.

Anche Apple ha preso parte alla definizione degli standard per il web. Per esempio, Apple ha iniziato con un piccolo progetto open source creando WebKit, un motore di rendering HTML5 completo ed open source che è tra l’altro il cuore del browser Safari, utilizzato in tutti i nostri prodotti. WebKit è stato largamente adottato. Google lo utilizza per il browser di Android, Palm e Nokia lo utilizzano e RIM (Blackberry) ne ha annunciato un futuro utilizzo. Praticamente quasi tutti i browser per smartphone utilizzano WebKit, tranne quelli con tecnologia Microsoft. Realizzando WebKit come una tecnologia aperta, Apple ha definito gli standard dei browser per i dispositivi mobili.

Secondo punto, c’è la “totalità del web”.

Adobe ha più volte affermato che i dispositivi mobili di Apple non possono accedere “all’intero web” per il motivo che il 75% dei contenuti video su Web è offerto grazie a Flash. Non dice però che la maggior parte di questi video è disponibile anche in un formato più moderno, H.264, fruibile su iPhone, iPod e iPad. YouTube, che offre il 40% dei video sulla rete, ha dato vita ad un’App integrata su tutti i dispositivi mobili di Apple, riuscendo probabilmente ad offrire su iPad la migliore esperienza di ricerca e visione di YouTube mai esistita. Inoltre sono fruibili contenuti video da piattaforme come Vimeo, Netflix, Facebook, ABC, CBS, CNN, MSNBC, Fox News, ESPN, NPR, Time, The New York Times, The Wall Street Journal, Sports, Illustrated, People, National Geographic a molte molte altre. Gli utenti di iPhone, iPod e iPad non perderanno alcun contenuto video.

Un’altra affermazione di Adobe è che i dispositivi Apple non sono compatibili coi giochi in Flash. Questo è vero. Fortunatamante però ci sono più di 50’000 giochi ed applicazioni per l’intrattenimento sull’App Store, molti dei quali sono free. Ci sono più giochi e applicazioni per l’entertainment su iPhone, iPod e iPad che su qualsiasi altra piattaforma nel mondo.

Il terzo punto da considerare è legato all’affidabilità, la sicurezza e le performance.

Symantec ha recentemente richiamato l’attenzione su Flash scoprendo una delle peggiori vulnerabilità del 2009. Sappiamo che Flash è il principale responsabile dei crash su Mac. Abbiamo lavorato con Adobe per risolvere questi problemi, ma loro li hanno trascurati per parecchi anni. Non vogliamo assolutamente compromettere l’affidabilità e la sicurezza dei nostri iPhone, iPod e iPad implementando Flash.

Inoltre Flash non possiede buone performance sui dispositivi mobili. Abbiamo chiesto spesso ad Adobe di far funzionare meglio Flash sui dispositivi mobili, qualsiasi dispositivo mobile, già anni fa. Non abbiamo mai avuto un riscontro. Adobe ha dichiarato pubblicamente che Flash sarebbe stato implementato su uno smartphone agli inizi del 2009, poi nella seconda metà del 2009 ed infine nella prima metà del 2010, oggi dicono nella seconda metà del 2010. Pensiamo che verrà implementato, ma siamo felici di non aver aspettato. Chi sa come si comporterà?

Quarto punto: la durata delle batterie.

Per ottenere una lunga durata delle batterie con la riproduzione video, i dispositivi mobili devono decodificare il video direttamente nell’hardware; decodificare i video col software richiede troppa energia. Molti dei chip installati nei dispositivi mobili moderni includono un decoder chiamato H.264 – uno standard industriale che è utilizzato in tutti i player DVD Blu-ray ed è stato adottato da Apple, Google (YouTube), Vimeo, Netflix e molte altre aziende.

Nonostante Flash abbia recentemente incluso il supporto all’H.264, la riproduzione video su quasi tutti i siti web in Flash richiede l’utilizzo di un codec di vecchia generazione che non è in alcun modo implementato in nessun chip per il mobile, obbligandone la codifica lato software. Il divario è impressionante: su un iPhone, ad esempio, la riproduzione di un video in H.264 dura 10 ore prima che la batteria si scarichi del tutto, la riproduzione via software dura invece meno di 5 ore.

Quando i siti web convertiranno i loro contenuti video in H.264, potranno offrirli senza l’utilizzo di Flash. I video in H.264 funzionano perfettamente su browser come Apple Safari e Google Chrome senza nessun tipo di plugin, e funzionano benissimo anche su iPhone, iPod e iPad.

Quinto punto: il Touch.

Flash è stato progettato per i PCs, che utilizzano i mouse, non per i touch screen che utilizzano le dita. Ad esempio, molti siti web in flash si affidano a “rollover”, che mostrano menu o altri elemtni quando il puntatore del mouse si sofferma su una zona specifica. La rivoluzionaria interfaccia multi-touch di Apple non utilizza un mouse, e non c’è alcun concetto di “rollover”. Molti siti web in Flash dovranno essere riprogettati per supportare i dispositivi touch. Nel caso in cui gli sviluppatori avessero la necessità di riscrivere i loro siti web in Flash, perchè non utilizzare tecnologie più moderne come HTML5, CSS e Javascript?

Anche se iPhone, iPod e iPad supportassero Flash, sarebbe comunque necessario riscrivere i siti web per risolvere il problema relativo ai dispositivi touch.

Sesto punto: la ragione più importante.

Oltre al fatto che Flash sia un sistema chiuso e “proprietario”, che abbia grossi problemi tecnici e non supporti i dispositivi touch, c’è un motivo più importante per il quale non supportiamo Flash su iPhone, iPod e iPad. Abbiamo discusso dei punti deboli relativi all’utilizzo di Flash per la riproduzione video ed i contenuti interattivi dei siti web. Adobe vorrebbe addirittura che gli sviluppatori adottassero Flash per creare Apps che girano sui nostri dispositivi mobili.

Sappiamo, per esperienza negativa, che permettere ad un livello software indipendente di inserirsi tra la piattaforma e lo sviluppatore finale porta ad applicazioni semi-standard che ostacolano il miglioramento ed il progresso della piattaforma stessa. Se gli sviluppatori sono dipendenti da librerie e strumenti di terze parti, potranno sfruttare le nuove funzionalità della piattaforma solo quando la “terza parte” deciderà se e in che momento adottare le nuove funzionalità. Non possiamo dipendere dalle decisioni di terze parti che stabiliscono se e quando rendere disponibili le nostre nuove funzionalità ai nostri sviluppatori.

È ancora peggio nel caso in cui la terza parte offre strumenti di sviluppo multipiattaforma. La terza parte potrebbe non adottare le nuove funzionalità di una piattaforma senza che siano disponibili su tutte le altre piattaforme supportate. Di conseguenza gli sviluppatori avrebbero accesso soltanto alle più basilari funzionalità in comune fra tutte. Inoltre, non possiamo aspettarci dei risultati nel caso in cui gli sviluppatori fossero limitati nell’utilizzo delle nostre innovazioni e migliorie perchè non disponibili sulle piattaforme dei nostri competitors.

Flash è uno strumento di sviluppo multipiattaforma. Aiutare gli sviluppatori a scrivere le migliori app per iPhone, iPod e iPad non è tra gli obiettivi di Adobe. Il loro obiettivo è supportare gli sviluppatori a scrivere applicazioni multipiattaforma. Inoltre Adobe è stata lenta nell’adozione dei miglioramenti della tecnologia Apple. Ad esempio, anche se Max OS X è in produzione da circa 10 anni, Adobe ha adottato appieno Cocoa(Libreria grafica nativa di Mac OS X n.d.r.) due settimane fa con il rilascio di CS5. Adobe è stata tra le ultime grandi aziende indipendenti ad aver adottato appieno Mac OS X.

Le nostre motivazioni sono semplici – vogliamo offrire la piattaforma più avanzata ed innovativa possibile ai nostri sviluppatori, e vogliano che essi possano appoggiarsi direttamente sulle spalle di questa piattaforma creando le migliori applicazioni che il mondo abbia mai visto. Vogliamo migliorare la piattaforma continuamente in modo che gli sviluppatori possano creare applicazioni sempre più stupefacenti, potenti, divertenti e utili. Il successo è per tutti – noi vendiamo di più perchè abbiamo le migliori apps, gli sviluppatori raggiungono un sempre più ampio bacino di utenti e clienti, e gli utenti sono continuamente deliziati dalla più ampia e avanzata selezione di applicazioni su tutte le piattaforme.

Conclusioni.

Flash è stato prodotto nell’era dei Pc – per i Pc ed i mouse. Flash è un grosso affare per Adobe, e possiamo capire il perchè vogliano portarlo fuori dai Pc. Ma l’era del mobile coinvolge dispositivi a basso consumo, interfacce touch e standard web aperti – tutte qualità per le quali Flash è fragile.

La grande quantità di canali mediatici che offrono i loro contenuti per i dispositivi mobili di Apple dimostra che Flash non è più una tecnologia necessaria per guardare video o fruire di qualsiasi genere di contenuto web. Inoltre le 250’000 apps nell’App Store provano che Flash non è fondamentale per decine di migliaia di sviluppatori per creare applicazioni graficamente ricche, compresi i giochi.

I nuovi standard open nati nell’era del mobile, come l’HTML5, vinceranno sulle piattaforme mobili (ma anche sui PC). Probabilmente Adobe dovrebbe concentrarsi sulla realizzazione di strumenti professionali per l’HTML5, e criticare meno l’operato di Apple per lasciarsi il passato alle spalle.

Steve Jobs
Aprile, 2010

Video Guida sulla nascita di Internet

Una semplice video-guida sulla nascita di Internet e sulla sua evoluzione che ha portato il Web ad essere uno dei principali mezzi di comunicazione del XXI Secolo. Dal 1969 i cambiamenti strutturali e funzionali di Internet sono stati giganteschi e sarebbe impossibile descriverli dettagliatamente, il video sintetizza in maniera accettabile i principali eventi relativi alla diffusione del World Wide Web. Grazie a Current TV e GEEK Files per la realizzazione del Video.